Aprire un ecommerce nel post Covid: i trend del 2021

alessandro

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Aprire un ecommerce oggi è una cosa da pazzi? Osservando i trend la risposta potrebbe sorprenderti: lo shop online batte il Covid 4 a 0. 

Oggi ti parlerò dei trend futuri, di come sfruttarli per vincere il 2021 e strutturarti per gli anni successivi. Prima, però, facciamo un po’ di ordine: di quale contesto stiamo parlando? 

Viviamo in un mondo sfiancato, certo, ma che sta reagendo trasformandosi: i clienti non sono più gli stessi e di conseguenza le aziende devono necessariamente ripartire… ma da dove?

Fare impresa dopo il Covid: da dove partire per aprire uno shop online

Non c’è un motivo, oggi, per non investire su un sito web o un ecommerce. Vero, non si può dire che la pandemia sia solo un ricordo, ed è per questo che molti imprenditori stanno temporeggiando: “vediamo come va”, “aspetto le riaperture”, e l’evergreen “non ho tempo”. Superfluo dirlo, ma lo faccio: queste motivazioni non reggono. 

Pensa solamente al fiume di investimenti che porterà il Piano nazionale di Ripresa e Resilienza. Per la prima missione sono stati stanziati 50 miliardi e la prima voce parla espressamente di digitalizzazione: in pratica la trasformazione digitale guiderà la rinascita italiana per i prossimi 5 anni. 

Inoltre, valuta anche questo fatto. Non si parla solo di aprire un ecommerce, ma anche di far conoscere la tua azienda, soprattutto se si occupa di turismo e cultura: sono questi i due settori che riceveranno più aiuti. Vediamo allora qualche spunto…

Cosa vogliono i clienti? Trend di ricerca della pandemia e come puoi sfruttarli

Google ha da poco stilato una lista di trend emersi dai dati relativi alle ricerche online dei consumatori e alcuni punti sono veramente illuminanti: te ne parlo immediatamente, ma prima vorrei sottolineare un dato. Oggi, in Italia, il pubblico della categoria retail ha raggiunto i 37,3 milioni di visitatori. Vediamola da un’altra prospettiva. Nell’ultimo anno la crescita del commercio online è stata maggiore di quella dei social network

Ma questa folla di clienti con lo smartphone in mano, in pratica, cosa cerca?

1 – Ispirazione negli acquisti: una vetrina virtuale per comprare online (e anche offline)

Sembra strano, ma molti utenti digitali sfruttano il web non solo per comprare, ma anche soltanto per scegliere i prodotti. Li confrontano, li studiano, cercano informazioni per capire se fanno al proprio caso oppure no. 

In questa passeggiata per le vie della rete, anche se non si deve acquistare nulla di specifico, un sito e commerce funziona come un negozio fisico, con la sua vetrina curata e ottimizzata per catturare l’attenzione.

Certo, molti entreranno anche fra le corsie della tua attività: come nel negozio “offline” servirà qualcuno che possa rispondere alle domande specifiche e che lo faccia subito. Ai clienti non piace aspettare. 
Per questo problema c’è già la soluzione: un chatbot automatizzato che possa garantirti una customer care di livello e lavorare al tuo posto!

2 – Negozi nelle vicinanze : il Covid ci ha “avvicinato al vicino”

Ovviamente, dato il raggio d’azione limitato per fare acquisti in zona rossa o arancione, il trend di ricerca di negozi “nelle vicinanze” di casa propria è rimasto solidissimo. L’e-commerce, un po’ come nel punto precedente, funge anche da biglietto da visita e menu dei prodotti: un’attività commerciale non è completa senza un volto online.

Secondo Google, puoi fare jackpot incorporando le questioni sociali o ambientali nella tua strategia di marketing e digital, soprattutto se a livello locale. 

Una prova? In tutto il mondo, le ricerche online di “brand etici” sono esplose rispetto al 2019: +300%! Il consiglio degli esperti? Offrire, in particolari condizioni di acquisto, la possibilità di donare ad organizzazioni no profit locali. 

Esempio: mentre un cliente sta ultimando un acquisto, potresti inviargli automaticamente una notifica ricordandogli che parte del ricavato verrà in parte devoluto in beneficenza! Sforzo: zero (con la marketing automation). Successo: assicurato

E ci farai pure una bella figura.

3 – Consegne a domicilio: accorcia le distanze grazie al web

Sono sicuro che parlando di “consegne a domicilio” la prima cosa che ti viene in mente è la pizza che hai ordinato sabato scorso. Ti capisco. Il settore alimentare ha avuto un incremento di interesse del 50% nelle ricerche: tutti hanno ordinato qualcosa online. 

Non solo cibo, però: ecco un altro dato strambo. Sai quale ricerca ha raggiunto un picco del +1000% rispetto all’anno precedente?

La ricerca di vivai che effettuano consegne a domicilio!

Quindi, per aprire un ecommerce nel 2021 devi sicuramente tenere a mente che le esigenze dei clienti sono cambiate e sono aumentate, così come le aspettative. L’esperienza utente non è più settata sugli standard del passato e tutti si aspettano qualcosa di simile a quella di Amazon, anche dal negozio dietro all’angolo.

Per offrirla, dovrai organizzare una gestione degli ordini e una logistica praticamente perfetta. Puoi ad esempio sfruttare alcuni software di marketing automation che acquisiscono le ordinazioni, le confermano al cliente tramite email e lo aggiornano mano a mano che il pacco si sta avvicinando.

4 – Offerte speciali, occasioni e sconti: in questo i clienti non cambiano mai…

…e per fortuna! Da sempre le offerte hanno rappresentato per la maggior parte dei negozi un ottimo modo per attirare la clientela e farla affezionare a prodotti e servizi. 

Non stupisce quindi che secondo gli esperti della grande G nei motori di ricerca l’ultimo anno sia stato ricco di navigazioni all’insegna di “codici promozionali” e “sconti”: la pandemia, chiaramente, ci ha messo del suo.

Attenzione: se dovessi decidere di seguire questo trend, ricorda che sono aumentate anche le ricerche online che seguono la forma “nome dell’e commerce” + “sconto”. Non dimenticartene quando deciderai di aprire un ecommerce, perché a quanto pare i clienti effettuano questo tipo di navigazione nelle ultime fasi di un percorso d’acquisto. 

Il rischio è chiaro: dopo aver aggiunto prodotti al carrello, potrebbero migrare dal tuo sito e andare in quello del competitor, lasciandoti a bocca asciutta. La marketing automation, in questo, è prodigiosa. Ad esempio, potresti inviare un reminder automatizzato via email per ricordare che il carrello è ancora pieno, oppure giocarti il tutto e per tutto e fargli “un’offerta che non potrà rifiutare”.

Un punto extra: non rimanere indietro, molti sono già nel 2022

Questo punto non c’entra con ricerche online o con il vendere prodotti: non nasce da una statistica di Google. 

Come ti dicevo all’inizio, il mondo sta cambiando, sia per le aziende che per i clienti: non so dirti se migliore o peggiore, ma sicuramente sarà un mondo diverso. Il commercio elettronico diventerà sempre più qualcosa di complementare a quello fisico, ne assorbirà degli aspetti e ne cancellerà altri. 

Per questo non hai più scuse: se sei arrivato fino a leggere fino a qui significa che tieni alla tua azienda e che hai capito quanto aprire un ecommerce sia fondamentale per affrontare gli anni a venire.

Ora sta a te decidere quando e come iniziare a crescere: se ti interessa, puoi scoprire tutti i nostri servizi di Customer Experience Automation o contattarci