5 modi per automatizzare i processi di marketing

Nicolò Barale

Nicolò Barale

Campagne e strategie avranno un successo limitato se non adotti l’automation nei processi di marketing: ecco 5 operazioni da automatizzare subito per crescere

Il marketing non è più quello di 10 anni fa: la tecnologia ci ha regalato enormi innovazioni e altrettanti stravolgimenti che, nel giro di poco, hanno rivoluzionato l’intero settore. La marketing automation è la causa principale di questa “rottura” col passato e, ormai da qualche tempo, i dati confermano che è uno dei principali modi per dire “disruption” e di ottenere un serio vantaggio competitivo!

Oltre al marketing, c’è tantissimo altro da automatizzare (flussi di lavoro, comunicazione aziendale), tutto reso possibile dalle giuste expertises e da un buon CRM (leggi qui se ti interessa approfondire il mondo del marketing strategico). 

Il tema, però, è in questo caso un altro, e molto importante: proprio di marketing si parla, in particolare dei processi di marketing che grazie all’automazione potrebbero farti risparmiare un fottio di soldi e tempo, valorizzare i tuoi punti di forza e rafforzare il tuo piano di marketing.

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5 processi di marketing da automatizzare: quali sono e quali tool sfruttare

Ferma un attimo: stiamo per metterci in cammino, ma hai messo i “vestiti giusti”? Ce l’hai un CRM (HubSpot, ActiveCampaign) e un tool per collegare con facilità app fra loro e creare processi automatizzati come Zapier

Se sì, allora siamo pronti. Se no, allora fatti una chiacchierata con un nostro esperto di marketing automation: clicca qui.

Dicevamo: quali sono i 5 processi di marketing da automatizzare prima possibile? Al volo:

  1. I processi di gestione dei lead
  2. La segmentazione dei lead
  3. Il reporting dei dati
  4. La pulizia dei dati inutili (e noiosi)
  5. La comunicazione coi clienti

Partiamo dal primo e (forse) il più noto.

1 – Automatizzare la lead generation e lead nurturing 

Gestire i contatti dei clienti o potenziali tali è un lavoro a tempo pieno già di per sé. Se hai un’area marketing a disposizione sai che, per cominciare, bisogna gestire tanti canali del tuo marketing mix per attirare i potenziali clienti verso l’azienda. 

Ma andiamo con ordine. 

Lead Generation

Se stai cercando di collazionare – giustamente! – tutti i lead generati da ciascuna piattaforma in un unico posto, il consiglio è quello di collegare il tool che utilizzi per i tuoi form (Facebook Lead Ads, LinkedIn Lead Gen Forms, Gravity, Typeform)  al tuo CRM.

Con un esperto ad assisterti ci vuole veramente poco e avrai subito i lead ordinati e pronti per essere coccolati. A proposito…

Lead Nurturing

Se fatte in modo appropriato, le campagne di lead nurturing possono trasformare i prospect in clienti paganti – o spingere i clienti esistenti a tornare da te – attraverso messaggi ben pianificati che li incoraggiano a compiere una particolare azione.

Un consiglio? Automatizza l’aggiunta di un lead a una lista di email marketing: farlo con la soluzione ActiveCampaign + Zapier, ad esempio, ti permette di popolare le liste e, in maniera automatica, inserire i contatti nelle automazioni che vuoi per la fase di nurture. 

Ma c’è molto altro che puoi fare: scopri cosa e come, qui

2 – La segmentazione automatica dei lead

Se non vuoi vedere una folla di iscritti uscire da una lista, la segmentazione dei lead è ciò a cui devi cominciare subito a pensare: con qualche accorgimento e automazione, puoi impostare dei trigger quando i lead compiono determinate azioni e, in maniera automatica, assegnerai a ciascuno di essi un tag specifico.

Esempio: stai organizzando un evento? Chi clicca sul modulo di iscrizione può finire nella tua lista di email marketing generica – dove raccogli TUTTI i contatti -, ma anche in altre liste più specifiche (Iscritti Evento X Giorno 1, Iscritti Evento X Giorno 2 ecc.) o in liste più verticali ancora. 

Questo è una bomba se, prendendo un altro esempio, possiedi una strategia basata sull’invio di comunicazioni al 100% personalizzate, ma offri lo stesso prodotto a clienti di settori differenti!

3 – Reporting dei dati automatico

I marketers non potrebbero lavorare senza dati: per creare report e sviluppare ottimizzazioni strategiche è da queste informazioni che si parte, in ogni caso. C’è da dire che in un mondo dove quei dati sono perfetti e “puliti” mi ci trasferirei ora: non esiste, ahimé (ma lo vedremo meglio al punto 4)!

Tuttavia esistono delle automazioni per risparmiare tempo, migliorare l’accuratezza dei rapporti e, soprattutto, ottenere una panoramica completa sulle prestazioni della campagna. Puoi condividere dati fra app diverse, ad esempio collegando un Google Sheet con un file Excel o con il fantastico tool Airtable

Le automazioni possono anche tenere informati più team, senza sforzi, condividendo dove vuoi tu quei dati: messaggi in Slack, in Microsoft Teams, addirittura creando in automatico una email!

4 – Pulizia automatica dei dati inutili e formattazione “a monte”

Buona parte del tempo dei marketers è inoltre impiegato per scremare dati superflui, inutili, certe volte addirittura “fastidiosi”: non c’è niente di peggio di avere sotto mano un report e non riuscire a trovare quelle due informazioni in croce che ti servono. Per questo, i team fanno continuamente le pulizie, cercando di mantenere i dati ordinati in modo da poter sviluppare campagne in modo efficiente. 

Automatizzare le notifiche può aiutare a cogliere subito gli errori nei dati, ad esempio: con Zapier è possibile collegare Microsoft Teams o Slack a molti tool dove quelle informazioni vengono raccolte (AirTable, Sheets, Excel) e inviare solamente dati filtrati in un messaggio diretto!

Il vero plus? Che la “disposizione” dei dati può essere impostata a monte. Mi spiego meglio: le informazioni su un lead, spesso, vengono formattate in maniera tale da non corrisponde alle esigenze del team. Risultato?

Ore e ore spese a riformattarle (separa nome e cognome, ruolo, funnel in cui è inserito) e tanto stress inutile che potremmo regalare ad un tool. Ecco, automatizzando la formattazione dei dati in entrata puoi farlo. 

5 – Automatizza la comunicazione con i clienti

Se stare dietro ai messaggi dei vari progetti è complesso, seguire ogni singolo lead e cliente in ogni fase della customer journey è una sfida vera e propria. Mentre i colleghi possono però perdonare un ritardo, i tuoi clienti, stanne certo, non lo faranno. 

Per questo, un’ottima automazione è quella che ti permette di inviare in automatico messaggi ai nuovi contatti: potrai rispondere con messaggi personalizzati utilizzando le informazioni che hanno condiviso con te. Si fa semplicemente collegando, ad esempio, Facebook o LinkedIn con Gmail: i lead provenienti da questi canali, rispondendo ad un modulo da te creato, riceveranno immediatamente un messaggio di posta (creato in precedenza) personalizzato con le info che ti hanno dato! 

(Certo, con un CRM come Hubspot puoi farlo con ancora più efficacia).

Stessa cosa vale per i messaggi post acquisto, perché come sai il lavoro non finisce una volta che hai acquisito un cliente. L’automazione può aiutarti a gestire messaggi tempestivi per i tuoi clienti dopo che hanno effettuato un acquisto, accompagnandoli dolcemente al successivo.  In questo caso dobbiamo ringraziare chi ha inventato i funnel automatizzati: per capire come crearne uno, clicca qui.

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Per Larin Group questo della marketing automation è il tema numero uno, perché coinvolge aree aziendali diverse – dal sales al marketing, appunto, fino al post vendita e all’assistenza clienti – e non è solo prerogativa “interna”: sappi che offriamo tutto questo anche ai nostri clienti più desiderosi di ottimizzare

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